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Commentary and visual analysis of Philip Hacker's 'View of Castellammare di Stabia', 1782

Written by Sara Gioia

(translated by the author; the original Italian is available below).


Jacob Philip Hacker, View of Castellammare di Stabia, 1782. Oil on canvas, 120x186 cm. Pinacoteca at Reggia di Caserta, Caserta, Italy.



Abstract

Sara introduces a painting she noticed during a school-trip at the Caserta Royal Palace. She describes it with oneiric tones, inviting the viewer to enter the detailed world Hacker depicted. Get lost in the busy port of Castellammare, under the shadow of Mount Vesuvius and revive a past and romantic era of travel and discoveries.


Visual analysis

The clear sky is pierced by a couple of clouds holding hands, getting closer and closer. They are engaging in a harmonious dance. Some wadding-like fragments are scattered among the shades of dusk.

Mount Vesuvius overhangs the pointed heads of the boats, which dock on the river. Groups of people tiny as snowflakes, peep out on the beach, facing the backwash of the sea. Someone comes and someone goes, someone lands and someone leaves. Empty boats and full boats. Adventure time begins for some; for others it’s already over. In that glimpse of sea surrounded by rocks and hills, life continues to flow according to its continuous and eternal course. On some boats, people with salt on their skin and sea air rising in their lungs will be watching the show in front of them.

It’s her again, the majestic Nature, who captures the heart not only of those who paint it but also of those who admire it. In its simplicity it’s possible to find completeness. Nature is not to be perfected: its grandeur is expressed without any words, only with silence. And we, little ants walking on this fertile land, can't help but be amazed by its most gorgeous shows.



Commento ed analisi visiva di Sara Gioia

Jakob Phillip Hacker, Veduta di Castellammare di Stabia, 1782. Olio su tela, 120x186 cm. Pinacoteca alla Reggia di Caserta, Caserta, Italia.



Abstract

Sara presenta un quadro che l’ha emozionata durante una visita scolastica alla Reggia di Caserta. Descrivendolo con toni onirici, invita lo spettatore ad entrare nel dettagliato mondo dipinto da Hacker. Perdetevi nell’affollato porto di Castellammare, all’ombra del Vesuvio; rivivendo un’epoca passata e romantica di viaggi e scoperte.


Analisi visiva

Il cielo sereno è squarciato da un paio di nuvole che si tengono per mano, che si avvicinano sempre più, catturate dalla loro danza coinvolgente. Solo qualche altro piccolo frammento di ovatta è disperso tra i colori dell’imbrunire.

Il Vesuvio così imponente sovrasta con prepotenza sulle teste appuntite delle barche che attraccano alla costa. Agglomerati di persone piccole come fiocchi di neve fanno capolino sulla spiaggia, proprio di fronte alla risacca del mare. C’è chi viene e chi va, chi torna e chi parte. Barche vuote e barche piene. Per alcuni inizia il tempo dell’avventura, per altri è già terminato. In quello scorcio di acqua salata circondato da rocce e colline, la vita continua a scorrere secondo il suo flusso continuo ed eterno. Su qualche barca qualcuno, con la salsedine sulla pelle e l’aria di mare che fa saliscendi nei polmoni, starà osservando lo spettacolo dinanzi a sé.

Di nuovo è lei, la maestosa natura, a catturare il cuore non solo di chi la dipinge ma anche di chi la ammira. Nella sua semplicità è possibile ritrovare completezza. La natura non è nata per essere perfezionata; la sua grandiosità si esprime senza parole, solo con il silenzio. E noi, piccole formiche che passeggiano su questa terra fertile, non possiamo far altro che rimanere a bocca aperta davanti ai suoi spettacoli più sfarzosi.


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